Osservatorio

La storia di Antonio Carini, detto “Orsi”

Antonio Carini di Monticelli d’Ongina (Pc) è uno degli uomini che hanno fatto grande la Resistenza italiana.

Barcaiolo sul Po, si iscrive da giovane al Partito Comunista. Fuoriuscito dall’Italia già nel 1924 combatte in Spagna nelle Brigate Garibaldi. Verrà ferito tre volte. Rientra in Italia nel 1941 (come da direttive del Partito) e viene condannato al confino per cinque anni.

Liberato nel ’43, ad inizio ’44 è in Romagna per organizzare la lotta armata nelle province di Forlì e Ravenna e assume il nome di battaglia di “Orsi”. Carini/Orsi ispeziona due volte la brigata partigiana che opera sull’Appennino agli ordini del comandante Riccardo Fedel “Libero”.
Al ritorno dalla seconda missione viene arrestato dai miliziani repubblichini nei pressi di Meldola.
Viene portato alla Rocca dell Caminate, sede di un comando repubblichino, dove è torturato in modo spietato per quattro giorni e mostrato con spregio agli altri partigiani prigionieri come “il cadavere ambulante” . I fascisti, inferociti per il suo contegno e la sua resistenza, lo legano ad un’auto e lo trascinano fino a Meldola, al ponte dei Veneziani, dove lo finiscono a colpi di pugnale e lo gettano dal ponte nel fiume. Là un repubblichino gli massacra la testa con una pietra.
Il medico incaricato svenne alla vista delle terribili condizioni del cadavere.
La ferocia delle torture fu tale e il suo comportamento così risoluto da fargli meritare la medaglia d’argento.

Questo è uno degli avvenimenti che fanno della Rocca delle Caminate un luogo della vergogna.

plf

Link utili
Pagina di Antonio Carini da wikipedia
Scheda su Antonio Carini dal sito dell’Anpi

La targa di Antonio Carini a Meldola (Fc)

 

2 thoughts on “La storia di Antonio Carini, detto “Orsi”

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